ADOLESCENZA E PROBLEMI
Si sa, l’adolescenza è un periodo difficile nel corso di vita di una persona. Se qualcuno vi dirà che la sua adolescenza è stata sempre calma e tranquilla, di certo è perché ha ricordi annebbiati e confusi di quel periodo. È normale che in adolescenza un individuo vada in crisi: come in tutte le fasi di passaggio e di transizione, quest’età porta con se un disequilibrio e una confusione che necessitano un riaggiustamento. Non è più il bambino che era, dipendente da mamma e papà, che erano le sue basi sicure, su cui appoggiarsi e a cui fare riferimento. Ora il nostro ragazzo cerca riferimenti nel gruppo dei pari, da cui ha bisogno di sentirsi riconosciuto e accettato. È normale un rifiuto dell’ambiente domestico, delle sue regole e delle sue abitudini, è necessario che l’adolescente si senta indipendente ed esistente come individuo a sé, diverso da mamma e papà, con gusti propri, abitudini tutte sue, inclinazioni originali. “Dov’è finito il mio bambino?” si chiederanno forse tanti genitori che non riconoscono più in quell’essere strafottente e rozzo, chiuso e taciturno, in quella giovanetta frivola e vanitosa, scostante e bisbetica, i loro cuccioli tanto teneri e coccoloni, sensibili e dolci. State tranquilli, è solo una fase di passaggio, una normale evoluzione nel guado della vita in cerca della propria identità e personalità. Forse un domani, quando meno ve lo aspettate, tornerà ad essere l’esserino carino e amichevole che era da piccolo, in adolescenza è assolutamente fisiologico una rottura con le figure genitoriali, una chiusura in se stesso, nel tormento dei propri drammi interiori e delle difficoltà esistenziali di questo periodo di crescita. Cosa fare nel frattempo? Prima di tutto ci vuole rispetto, una inusitata capacità di comprensione, come quando da piccolo, intorno ai due-tre anni, faceva i capricci per delle sciocchezze, scenate per cose assurde, e i poveri genitori ce la mettevano tutta per non perdere le staffe e cercare di capirlo, per far morire lì la cosa e tornare a giocare come prima, come se niente fosse. In adolescenza i “capricci” però sono per cose un po’ più serie della caramella e del gelato, a volte ne va di mezzo la salute (come per i casi estremi di droghe e disturbi alimentari), la serenità familiare, e i genitori sono seriamente preoccupati. Il “suo” mondo non è facile da capire, il dialogo e la comunicazione sono spesso impossibili. In questi casi è opportuno chiedere l’intervento di uno specialista che consenta di comprendere le ragioni evolutive e affettive sottostanti le problematiche presentate, che renda possibile una visione d’insieme della situazione per uscire da questa crisi evolutiva con risorse emergenti.