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LE CAUSE DI UN DISTURBO ALIMENTARE

LE CAUSE DI UN DISTURBO ALIMENTARE

Di recente una mia paziente -in via di remissione del sintomo- mi ha raccontato che una sua cara amica, a cui con fatica ha confidato di aver sofferto di anoressia, come prima cosa dopo averle confessato il suo passato di malattia le ha chiesto: “perché? Qual era la causa? Ah, il rapporto con tua madre”. Questa reazione dell’amica ha ferito molto la ragazza, ha sentito che il suo universo di dolore -che lei stessa dopo un lungo e tormentato percorso aveva riconosciuto di aver canalizzato sul cibo e sul sintomo anoressico- veniva banalizzato, liquidato in due parole con uno dei tanti luoghi comuni. Fortunatamente lei, grazie al cammino terapeutico fatto insieme ed essendo attualmente relativamente forte, si è sentita abbastanza pronta da replicare: “No, non è quello, ci sono mille mila motivi dietro al sintomo. Forse mia madre è uno dei tanti, ma ce ne sono altri, troppi, alcuni dei quali non li ho ancora scoperti, ma non mi interessa neppure…”. Eh già, cari miei, fosse così semplice da trovare la causa scatenante della malattia, isolare il motivo per cui una povera ragazza si ammala di anoressia, bulimia o alimentazione compulsiva, come si trova il batterio in vitro che scatena una malattia grave o il virus che causa il raffreddore. No, per i disturbi alimentari non è così, e un percorso terapeutico serve anche a quello: a capire che non si può trovare la causa unica e ultima, ma scavare nel fondo di se stessi per comprendere i diecimila per cui si è optato per sviluppare un Dca, per far fronte alle difficoltà dell’esistenza, piccole o grandi che siano. Quindi, volete sapere la cause, i motivi, le ragioni per cui voi, un vostro caro, un vostro conoscente soffre di un disturbo alimentare? Allora sappiate che sono davvero tanti, troppi, questi motivi scatenanti. Provo a elencarne qualcuno? Desiderio di controllare tutto, sentirsi onnipotente grazie al sintomo, sentirsi superiori, cancellare qualsivoglia problema della vita dietro al sintomo, non sentirsi bene col proprio corpo, essere a disagio con gli amici, con la famiglia, non riuscire ad accettare alcune parti di sé, mandare un segnale che qualcosa non va, punire qualcuno, farsi vedere, desiderio di essere ascoltati…possono sembrare motivazioni banali, scontate, ma in fondo non lo sono, se si tiene ben presente che

  1.  ciascuna persona è un caso a sé, ogni individuo è un caso unico e singolare, diverso da ogni altro;
  2.  non basta una sola di queste suddette cause a scatenare la malattia, ci sono sempre forse infiniti motivi dietro a un disturbo importante come anoressia, bulimia o binge eating disorder,

anche se di primo acchito non si vedono, lavorando su se stessi e ragionando sul perché si è avuto bisogno del sintomo, perché esisteva nella propria vita, si riuscirà a capire piano piano quali sono le tanti ragioni che sottostanno al Dca. Che non è soltanto un problema col cibo, quella è la punta dell’iceberg! (chi legge il mio sito credo l’abbia capito…)

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