COPPIA: MASCHILE E FEMMINILE IN RELAZIONE
Le coppie in crisi spesso manifestano, in particolare, una grande difficoltà ad accettare che l’altro abbia una sensibilità diversa. Ad esempio una donna può dire: “Io non riesco a parlare al mio compagno come parlo alle mie amiche”, quasi si aspettasse che il suo partner fosse uguale alle sue amiche! Ma lo fanno anche gli uomini! Da dove parte questo problema? Dal fatto che oggi nelle coppie è frequente che non sia stata sufficientemente elaborata la differenza. Ma la differenza non può essere un problema perché “la differenza è”. Esiste! Invece, il fatto che l’altro sia diverso spesso diventa un problema. Come mai? Ci sono coppie che parlano delle loro differenze come se fossero problemi. Allora, è vero che oggi maschio e femmina sono portati all’uguaglianza e alla parità dei sessi, ma uguaglianza significa che abbiamo lo stesso diritto di esprimerci ma non significa affatto essere uguali: siamo uguali come diritti ma siamo profondamente diversi. Se non fosse così non potremmo trovare nella coppia possibilità di crescita. Nelle situazioni di crisi avviene che nella relazione maschio-femmina non ci sia tempo per ascoltare i bisogni dell’altro. Sia il maschile che il femminile hanno delle necessità: spesso non si danno lo spazio e il tempo per ascoltarle e si fa fatica a trovare le parole per raccontare le proprie esperienze e necessità diverse. Se ci mettiamo ad ascoltare il maschile e il femminile, dovremmo iniziare come se fossimo un po’ stranieri, come se dovessimo imparare un po’ la lingua dell’altro. L’altro è lì per aiutarti ad essere meglio. Le nostre scelte sono molto importanti: quanto e come dedicarsi tempo come maschio e femmina. Non come padre e madre, marito e moglie, ma proprio come maschio e femmina. Questo è estremamente importante. Una delle problematiche più frequenti nelle coppie è che si chiede all’altro di capire la nostra parola come se il linguaggio fosse scontato. E’ probabile che da innamorati ci si capisse davvero con gli occhi, al volo, ma poi la favola finisce. La coppia deve trovare invece una parola da digerire, una parola che viene da un mondo “altro”, parole adatte che l’altro possa comprendere. Purtroppo non siamo allenati a farlo, siamo nati in un’epoca veloce, individualista. Deve cambiare il nostro passo, devono cambiare i nostri ritmi, dobbiamo fare un po’ di silenzio, fare spazio facendo parlare le nostre diversità, farle conoscere. Abbiamo bisogno di sperimentare e mostrare che la diversità è accolta, condivisa e riconosciuta come un bene, che non è vista come un male. Nella coppia è meglio prendersi dei tempi e spazi per ritrovarsi come maschio e come femmina, con esigenze diverse e tempi diversi in un corpo diverso, un corpo molto importante a cui oggi non diamo sufficientemente ascolto. L’illusione della fusione simbiotica può solo far crollare una coppia.
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