DISTURBI ALIMENTARI E VACANZA
I soggetti con disturbi alimentari non scelgono di ammalarsi e non scelgono questo tipo di disturbo per capriccio o desiderio di apparire come le modelle, ma arrivano ad esercitare il controllo estremo di sé (corpo, pensiero, emozioni) come tentativo di soluzione ad ogni altro problema o crisi. Se durante le vacanze aggredite il disturbo alimentare e canalizzate le vostre energie solo verso il sintomo (digiuno, abbuffate, vomito…) cercando di eliminarlo, non fate altro che alzare il livello di ansia, col risultato di sentirvi strappati al vostro rifugio e preda dei vostri veri problemi. Non dimenticate che il disturbo alimentare non va in vacanza, è un’ancora di salvezza preziosa per salvarvi da voi stessi, non potete strapparvelo via d’estate come se niente fosse, ma dovete cercare altre ancore di salvezza sane e solide, in primo luogo quella di cercare un aiuto nei momenti di fatica e difficoltà, con voi stessi e il vostro corpo. Potete sempre mandare una mail o un messaggio, anche qui info@spazioaiuto.it, 3389383650. Potete usare il ritorno dalle vacanze come momento prezioso per iniziare un percorso terapeutico o per riprenderne uno interrotto. Bisogna cercare di guardare oltre i digiuni, le restrizioni, le abbuffate, l’iperattività fisica, le ossessioni…: lì dietro c’è il vostro Io sofferente, spaventato, in cerca di qualche sicurezza, bisognoso di conferme, che spesso non arrivano altro che grazie ad un fisico di un certo tipo o da una alimentazione sregolata. La messa in discussione del disturbo alimentare, vostra ancora di salvezza, potrebbe spaventarvi a tal punto da ricercare le vostre sicurezze dove sapete di trovarle, cioè paradossalmente proprio nel controllo del corpo e del peso, oppure nel mangiare troppo. Abbiate pazienza ed accettate di avere un problema, un sintomo alimentare. Il cibo e il disturbo alimentare rappresentano la comunicazione di un disagio che non viene sempre riconosciuto e che viene poi spostato sul corpo. Apparentemente ad aver bisogno di essere modificata sembra essere l’alimentazione, ma in realtà è la mente umana che utilizza il corpo come strumento di scrittura del proprio disagio. Il disturbo alimentare ha lo scopo di proiettare sul corpo i propri disagi interiori, una persona si ammala di un anoressia, bulimia, binge eating, nel momento in cui viene meno la sua armonia con se stesso e con il mondo. Purtroppo i problemi che hanno portato all’insorgere di un disturbo alimentare non possono essere risolti magicamente in vacanza, ma attraverso una presa di consapevolezza possono essere riconosciuti, così da venir affrontati una volta tornati a casa grazie ad un percorso terapeutico.
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