CIBO ED EMOZIONI: incontro di Mindful Eating
CIBO ED EMOZIONI
PERCORSO DI MINDFUL EATING
Sabato 9 Febbraio 2019, ore 10-12
Fare pace col cibo: anno nuovo, quali buoni propositi?
L’ incontro, guidato dalla psicoterapeuta Marta Castoldi e dalla nutrizionista Gabriella De Miranda, si terrà a Milano, in via Friuli 50 presso il Centro Temenos.
La quota di partecipazione è di 25 euro (si può effettuare il pagamento la mattina stessa o con bonifico al seguente Iban: IT 67 R 05216 01616 0000 0000 1861 intestato a Gabriella De Miranda)
ISCRIZIONE OBBLIGATORIA (entro Giovedì 7 Febbraio) mandando una mail a info@spazioaiuto.it o un whatsapp al 338 93 83 650
Nel prossimo incontro di Mindful Eating il tema sarà i buoni propositi per il nuovo anno e i comfort food.
Il mangiare consapevole ci aiuta a coltivare la consapevolezza e a connetterci con la nostra saggezza interiore e la nostra conoscenza esteriore per fare scelte sagge: come possiamo cambiare i nostri schemi di alimentazione usando la presenza consapevole?
Essere in grado di identificare ciò che scatena la fame emotiva e comprendere quello che otteniamo da quel comportamento è la chiave per riprogrammare il cervello per fare scelte alimentari più sane.
Il termine ‘comfort food’ risale almeno al 1966, quando il Palm Beach Post lo usò in una storia: “Gli adulti, quando sono sotto stress emotivo, si rivolgono a ciò che si potrebbe chiamare ‘cibo di conforto’, un cibo associato alla sicurezza dell’infanzia, come l’uovo in camicia della mamma o quella famosa minestra di pollo”. Si suppone che essi siano un ottimo meccanismo di difesa per confortare rapidamente le emozioni negative.
Ci sono due problemi qui. Uno è che abbiamo imparato a mangiare per stare meglio, e due, quando hanno usato il termine “ottimo meccanismo di difesa” non sapevano che mangiare in quel modo poteva effettivamente essere disfunzionale. Sì, i cibi di conforto possono rapidamente lenire i sentimenti negativi. Ma cosa succede dopo? Che cosa ottieni quando mangi quello che vuoi per sentirti meglio, dopo che il picco iniziale si è esaurito? Prestare attenzione a quali gratificazioni otteniamo dal nostro comportamento può aiutarci a cambiare quel comportamento.
Come esseri umani, i nostri cervelli sono programmati per aiutarci a gestire le minacce e preservare la vita. Quando siamo stressati o presi dalle emozioni, il nostro cervello può percepire una minaccia al nostro benessere e può essere che impariamo molto presto a mangiare qualcosa per sentirci meglio. Questo sistema funziona anche quando ci sentiamo bene e vogliamo mantenere viva quella bella sensazione.
Più ripetiamo questi schemi, quando siamo stressati o emotivi, più questi diventano automatici. Hai creato un’abitudine, ed è un loop che non ha fine finché non impari a romperlo. Ma le abitudini possono essere cambiate. Sono un comportamento appreso e possono essere disimparate. Potete uscire fuori dal loop dell’abitudine!
Come prima cosa, puoi imparare a identificare ciò che innesca il tuo mangiare emotivo. Questo richiede una presenza consapevole nei momenti in cui sei preso/a nel comportamento sospetto. In alcuni casi, questa consapevolezza potrebbe arrivare solo dopo aver spolverato un intero sacchetto di patatine. Va bene anche così, qualsiasi consapevolezza è un inizio. Mangiare comfort food e il mangiare emotivo è un’abitudine che può essere cambiata con attenzione consapevole e un percorso terapeutico.