MANGIARE E ABBUFFARSI
Mangiare e abbuffarsi, alimentarsi senza controllo e mangiare in modo compulsivo, è innanzitutto un modo di abbandonare noi stesse quando ci troviamo in una situazione difficile. Quando non vogliamo vedere che cosa sta succedendo. Mangiare e abbuffarsi è un modo per prendere le distanze dalle cose che non vanno come vorremmo. Mettere fine all’ossessione del cibo, al mangiare senza controllo e all’abbuffarsi significa riscoprire la capacità di vivere il presente. Non bisogna scegliere tra perdere peso e mangiare in maniera compulsiva. Perdere peso è la parte facile dell’impresa, anche se può sembrare così difficile o totalmente impossibile! Se ci si ascolta per capire davvero quando si è sazie e quando si è affamate, i chili se ne vanno da soli. Purtroppo però insieme al cibo cerchiamo altro, per questo non è così facile regolarsi.
Mangiare in maniera incontrollata e abbuffarsi è fondamentalmente un rifiuto della pienezza della vita. Non importa quanto pesiamo, se mangiamo in maniera compulsiva soffriamo di un’anoressia dell’anima. Rifiutiamo di accettare ciò che ci sostenta e che ci riempie davvero, anche se non capiamo ancora bene che cosa sia…Si vive nella privazione. E quando non ce la fate più, allora viene facile abbuffarsi. Però non è semplice prendere consapevolezza di cosa si cerca veramente nella vita, al di là del cioccolato e delle patatine fritte. Una cosa è dire che volete smettere di mangiare per ottenebrarvi la mente, per sentirvi infelici a causa dei chili in più, per sentirvi come se vi steste ammazzando a furia di abbuffate. Ma rallentare, chiedere aiuto, chiedervi che cosa succede davvero quando mangiate senza appetito, fare introspezione, guardarvi mentre ingurgitate una tavoletta di cioccolato o le patatine senza neanche rendervene conto è decisamente troppo. Meglio pensare alla prossima dieta da seguire che percepire o pensare a qualcosa di scomodo.
Mangiare in maniera compulsiva, abbuffarsi e alimentarsi senza controllo è un tentativo di evitare l’assenza (di amore, di consolazione, di certezze sul da farsi, di scopo) quando ci troviamo nel deserto di un particolare momento, di un sentimento o di una situazione. Nell’opporre resistenza al vuoto o al guardarsi dentro, nell’atto di girare la testa per non vedere ciò che proviamo, nell’eterno disperato sforzo di perdere quei chili, ignoriamo ciò che ci potrebbe trasformare da cima a fondo. Quando invece accogliamo quel che più vorremmo evitare e chiediamo aiuto nel farlo, possiamo tornare a noi stessi e ritrovare un rapporto col cibo più sereno.
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