FAME EMOTIVA E BINGE EATING: COME SPEZZARE IL CIRCOLO
Quando associamo stimoli che non hanno a che fare con la fame, come ad esempio un’emozione negativa, con il piacere o il sollievo proveniente dal cibo, diamo il via ad un problema che può assumere le dimensioni di quella che comunemente viene chiamata “fame emotiva”.
Ad esempio, se ci piace il cioccolato e ci sentiamo soli e tristi, potrebbe sorgere in noi un pensiero, come: “Hey, perché non mangiare del cioccolato? Potrei sentirmi meglio!”. Così, mangiamo il cioccolato, ci sembra gratificante e, nel fare ciò, fissiamo nella nostra mente che se ci sentiamo soli e tristi, abbiamo bisogno di mangiare del cioccolato per sentirci meglio. Oppure siamo annoiati e la nostra abitudine automatica ci porta alla dispensa o al frigorifero: la prossima volta che proveremo noia, il nostro pilota automatico ci suggerirà di aprire la dispensa o il frigorifero in cerca di cibo per svagarci.
Come può un percorso psicologico e la mindful eating spezzare il circolo vizioso della fame emotiva?
La mindful eating si pone come una via molto valida per prendere di mira questo tipo di circoli viziosi che alimentano la fame emotiva, offrendo la possibilità di riconoscere l’innescarsi del loop. Attraverso un vasto bagaglio di tecniche insegna a riconoscerli in tempo per non entrarvi o ad uscirne fuori, una volta che si sono innescati. Ogni volta che si spezza un circolo vizioso come quello visto precedentemente, la cattiva abitudine a consolarsi o distrarsi col cibo si indebolisce, per lasciare spazio a modalità più sane per farvi fronte.
Nello specifico un percorso psicologico unito alla mindful eating è un risultato particolarmente efficace per la presa in carico di tutti quei comportamenti alimentari disfunzionali che caratterizzano il rapporto condizionato fra emozioni e comportamento alimentare, a partire dalla fame nervosa fino al binge eating.
Attraverso un percorso psicologico e con l’aiuto della mindful eating, potrete imparare a riconoscere, accettare e lasciare andare le emozioni negative, anziché reagirvi impulsivamente o sopprimerle con il cibo, e vi insegnerà a discernere fra sensazioni fisiologiche di fame e sazietà e sentimenti, così come fra smanie di cibo e fame fisiologica, supportando scelte consapevoli relative al quando e il cosa mangiare. Tutto questo è possibile attraverso un percorso di fiducia, ricco di contenuti sia informativi, che tecnici, che emotivi, quali esercizi di consapevolezza, training cognitivi e comportamentali, riflessione sui propri schemi alimentari.
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