FAME COMPULSIVA
Ti capita di soffrire di fame incontrollata? Spesso il desiderio di mangiare è assimilabile a un motore potente che vi sospinge a una velocità vorticosa; quel motore simboleggia il vostro attaccamento al cibo e urla “voglio qualcosa da mangiare e lo voglio ora, subito!”
Potete reagire alla fame che vi assale ingurgitando qualunque cosa vi capiti tiro, oppure potete soffermarvi sull’impulso di mangiare sapendo con certezza che non durerà, potete esaminare il perché è nato questo impulso di mangiare e perché desiderate proprio quel cibo. Potete lasciarvi travolgere dalla disperazione per un numero sulla bilancia oppure potete rammentare a voi stessi che il peso – esattamente con come ogni altra cosa – cambia e che voi non siete il vostro peso. E soprattutto non siete costretti a rimanere vittima delle circostanze, potete assumervi la responsabilità delle vostre reazioni, vi sono sempre delle scelte che potete compiere.
La vostra consapevolezza del momento presente e dei motivi che vi spingono a cercare un determinato tipo di cibo costituiscono il vero nutrimento che state cercando.
L’opportunità di essere consapevoli e connessi con se stessi spesso è difficile e anche fugace. I pasti vanno e vengono, il profumo dei biscotti al cioccolato appena sfornati nasce e muore, il gelato si squaglia, gli ortaggi croccanti finiscono per afflosciarsi e la frutta per marcire, le tracce di cioccolato sulla guancia di vostro figlio si cancellano. La vostra pancia piena si sgonfierà. Tutte le cose sono transitorie e le situazioni si trasformano.
Talvolta avvertite un senso di frustrazione quando vi accorgete di mangiare troppo o di aver messo su peso. Rammentate a voi stessi che siete un essere umano, non esistono scorciatoie, non è possibile trovare subito una soluzione immediata alla fame compulsiva. Occorre analizzare minuziosamente ogni singolo aspetto dei vostri meccanismi automatici nei confronti del cibo.
Spesso le persone chiedono “Quali sono i presupposti per dimagrire e per mantenere il peso acquisito?“. Un tempo magari vi suggerivano di svolgere attività fisica regolarmente o di consumare con moderazione una varietà di cibi: io vi limito a suggerire di mettere in pratica le ricette per nutrire il cuore, ascoltando i bisogni del vostro corpo e le vostre emozioni sottostanti, che vi spingono a cercare il cibo, ad aprire la dispensa o il frigorifero.
Così facendo imparerete a essere gentili con voi stessi e con ogni momento, a comprendere e ad accettare ogni emozione che vi attraversa e a viverla con compassione, senza anestetizzarla con il cibo. Se sceglierete di trascorrere il resto della vita esercitandovi in questo modo, consapevoli del momento presente e dei vostri stati emotivi sappiate che la vostra battaglia col cibo non durerà…Ma dovete esercitarvi ogni giorno!
Solo attraverso l’esercizio quotidiano potete realmente imparare ad ascoltare i bisogni del vostro corpo e le vostre emozioni. Non è importante ciò che mangiate o che non mangiate, la chiave che consente di accedere a un’alimentazione sana e ad uscire dalla fame compulsiva consiste nell’imparare a modificare la vostra condizione mentale. Un percorso psicologico vi invita a guardarvi dentro e a cercare quel cibo per il cuore che fornisce l’unico nutrimento duraturo!
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