ADOLESCENZA E AUTOSTIMA
Oltre il 60% delle ragazze evita di partecipare a determinate attività perché non soddisfatta del proprio aspetto. Per esempio: • il 19% non prova neppure a entrare in una squadra di qualsiasi disciplina sportiva • il 23% rinuncia ad andare al mare o in piscina • il 13% non si pronuncia • il 15% si rifiuta di andare a scuola (“The Real Truth About Beauty – Revisited”, studio Dove Global, 2010) Lo stesso vale per i ragazzi. Anche se potrebbe sembrare che i problemi legati all’aspetto fisico siano una prerogativa femminile, la pressione si fa sentire anche per i ragazzi che mai come ora si sentono in dovere di apparire e agire in determinati modi a causa di rappresentazioni falsate della mascolinità nei media. L’ansia di apparire in un determinato modo può attivare la modalità “pausa” nella vita dei ragazzi. Oggi più che mai, ragazzi e ragazze sono vittime di una pressione smisurata che li spinge verso il mito della perfezione fisica. Giornali e telegiornali testimoniano di questa realtà quotidianamente.
- La preoccupazione n. 1 dei giovani è l’aspetto fisico, in particolare con l’aumentare dell’età (Mission Australia, 2008. Campione: 45.558 persone tra gli 11 e i 24 anni)
- Mentre solo il 19% delle teenager è in “sovrappeso”, il 67% è convinto “di aver bisogno di perdere peso” (Indagine britannica sull’aspetto fisico nelle teenager, gennaio 2004, Bliss magazine)
- La fruizione di riviste sui video game spinge i ragazzi a desiderare un corpo più muscoloso (Prof. Kristen Harrison, studio della University of Illinois, 2007)
- Fin dai primi giorni di scuola, le bambine sembrano già vivere in una cultura che promuove l’ideale della magrezza influenzando negativamente lo sviluppo dell’autostima e dell’immagine che hanno del loro corpo (H Dohnt & M Tiggeman, Developmental Psychology, 2006)
- Il 63% delle ragazze preferirebbe essere una modella per riviste maschili piuttosto che un medico, un’insegnante o un’infermiera (TheLab, 1000 ragazze tra i 15 e i 19 anni).
Cos’è l’autostima? Si sente spesso parlare del valore di un’autostima elevata e del fatto che le persone con una bassa autostima hanno una vita piena di problemi. Ma cos’è precisamente l’autostima? È come ci valutiamo, il valore che attribuiamo a noi stessi; l’atteggiamento che abbiamo verso noi stessi, quanto siamo soddisfatti del tipo di persona che siamo; la nostra capacità di gestire situazioni difficili; la fiducia che abbiamo nelle nostre capacità; come percepiamo noi stessi all’interno di una comunità e della società, come ci valutiamo rispetto agli altri e come interagiamo con le persone che ci stanno intorno. L’autostima comincia a svilupparsi durante l’infanzia e può essere influenzata da una serie di fattori esterni quali la società, i media, i familiari e gli amici. Su di essa, si basano le nostre azioni e reazioni, le nostre decisioni e il cammino che scegliamo di intraprendere nella vita, ed è proprio per questo che la capacità di coltivare la propria autostima ha un’importanza cruciale. Nell’arco della vita, ognuno di noi ha l’opportunità di assumersi la responsabilità della propria felicità. Fortunatamente, è possibile far salire il livello di autostima imparando a conoscerci nel profondo. Non saremo più in balia dell’approvazione degli altri e ci renderemo conto di essere molto di più di una semplice cifra sulla bilancia o di un’etichetta sui nostri vestiti. Spesso valutiamo la nostra autostima e le nostre caratteristiche di livello non soddisfacente, non perché realmente lo siano, ma perché è negativo il giudizio su noi stessi. Un percorso terapeutico può rafforzare in modo positivo la propria percezione soggettiva e aiutare a diventare più forti e sicuri di se stessi.
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