ANORESSIA O NO: QUALE STRADA SCEGLIERE?
Quando si è intrappolati nel tunnel dell’anoressia, a volte sembra che non ci sia via d’uscita, ma invece come essere dotati di libero arbitrio e pensanti possiamo sempre scegliere quale strada prendere…dopotutto, anche se pare tanto difficile cambiare strada, si può fare, se si vuole, per fortuna non siamo preda di una cancro o di una malattia senza cura!
Le due strade consistono in:
1) Rimanere aggrappati alla malattia. Mantenere un peso che consenta al più di sopravvivere al minimo indispensabile, che NON permette di rendere al meglio, né in ambito scolastico, né in ambito sportivo, né in ambito lavorativo, perché si ha un corpo troppo impegnato a sopravvivere per permettersi di avere energie da spendere facendo brillare in altre attività. Continuare ad infliggere al corpo danni fisici, compromissioni degli organi interni, il che ridurrà non solo la qualità ma anche la quantità della vita futura. Continuare ad infliggersi danni mentali, perché i pensieri continueranno a rimanere incastrati nelle solite ossessioni della malattia. Si trascorreranno le future giornate immerse nelle ossessioni e nel vuoto, si riuscirà a malapena a staccare quando si sarà obbligati a studiare/lavorare, attività che si compierà comunque con grande fatica e scarso rendimento. Ci si isolerà dagli altri perché si avrà sempre paura della vita sociale, delle occasioni sociali, del senso d’inadeguatezza nel relazionarsi agli altri. Si perderanno amici, colleghi, compagni di squadra, la possibilità di costruire una famiglia, la possibilità di costruire un futuro. Si rimarrà soli, schiavi delle paranoie e delle ossessioni. Si avrà la magrezza e nient’altro, perché si sarà completamente soli e vuoti. Ci si metterà con le spalle al muro, si avrà fatto terra bruciata intorno a sé, e non resterà assolutamente niente.
2) Combattere contro la malattia. Fare psicoterapia e seguire lo schema alimentare prescritto da una eventuale dietista (perché le modificazioni del corpo sono associate alle modificazioni della forma-mentis, recuperando peso si ricomincerà a pensare più lucidamente, e si avrà molta meno difficoltà ad accettare quello che ora pare impossibile). Ricominciare a poter fare sport, a studiare/lavorare efficacemente, a fare cose che possano dare soddisfazione come persona. Non essere più malata e ricominciare a vivere a pieno. Affrontare quelli che sono i veri problemi che si nascondono dietro il capro espiatorio del cibo e della fisicità, e tener loro testa, uscendone vincitori. Stringere i denti tutti i giorni nella consapevolezza che le cose possono cambiare in meglio se ce la si mette tutta per. Aprirsi al mondo, agli altri, fare nuove amicizie e avere intorno persone che possano essere di supporto. Smetterla di sopravvivere e ricominciare a vivere una vita che sia degna d’essere chiamata tale.
Ora: è davvero una scelta così difficile da fare?
Bhè, delle due possibilità, solo una ha un futuro.
Scegliete la vita. Provate a farvi aiutare!
(dalle parole di Veggie)