ANSIA E STRESS
Una delle cose che più ci impegna nelle attività della nostra quotidianità è lo stress, che a sua volta procura, anche se non da solo, ansia, con le conseguenti situazioni di disagio che ne derivano e che possono assumere vere e proprie connotazioni di malattia o di disturbo. E’ altrettanto vero che l’ansia, che ha le sue radici nei conflitti dell’inconscio, a sua volta procura una grande quantità di stress e così il circolo diventa vizioso, e le due cose si influenzano e si rafforzano reciprocamente. L’ansia è un particolare stato psicologico, caratterizzato da una sintomatologia somatica e da una percezione della realtà tale da vivere in una costante aspettativa di qualche evento negativo, spesso scollegato da un reale motivo contingente. Tale condizione è così frequente che tutti gli esseri umani, prima o poi, la sperimentano e la sensazione che l’accompagna è quella di incapacità e di inadeguatezza delle proprie risorse rispetto a ciò che ci si accinge a vivere in un dato momento. A queste sensazioni di difficoltà psicologica si accompagna spesso una situazione di disagio fisico, caratterizzato da tutta una serie di sintomi a carico dei vari organi e apparati, come cefalea, tachicardia, sudorazione, disturbi intestinali, insonnia, eccetera. Quando l’ansia è vissuta con una intensità eccessiva viene definita angoscia. Tuttavia ci sono situazioni in cui è possibile considerare l’ansia come normale e non patologica. Un modesto livello di ansia aiuta a migliorare le nostre prestazioni e a rispondere in maniera più adeguata ai compiti che nella vita quotidiana dobbiamo portare a termine. La terapia psicologica dell’ansia eccessiva invece si assume il compito di riorganizzare la struttura della personalità al fine di renderla più forte e quindi più in grado di far fronte agli eventi della vita.
L’ansia e lo stress hanno spesso forti ripercussioni sul nostro comportamento alimentare. Negli individui soggetti a stress, il livello degli zuccheri nel sangue si alza e diminuisce rapidamente e in modo irregolare: risulta, quindi, favorevole l’assunzione di zuccheri sotto forma di carboidrati complessi come cereali, pasta, riso, pane e patate perché rilasciano gli zuccheri in modo lento. Assumere pasti piccoli e frequenti piuttosto che grosse abbuffate aiuterà a mantenere il tasso zuccherino nel sangue stabile. La produzione cerebrale di serotonina è sensibile alla dieta: mangiare più vegetali può aiutare nella produzione di questa importante sostanza grazie all’aumentato assorbimento dell’aminoacido triptofano. E’ chiaro come tutti ma ancora di più le persone sottoposte a stress, devono seguire una dieta nutriente e ben equilibrata. E come un rapporto disturbato con l’alimentazione contribuisce a peggiorare i livelli di ansia e stress presenti in un soggetto, creando un circolo vizioso -più si mangia più si va in ansia, più si va in ansia più si mangia– che spesso è difficile interrompere senza un aiuto specifico.
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