ATTACCHI DI FAME
A tutti saranno capitati attacchi di fame, quella che chiamiamo fame nervosa o fame emotiva, “emotional eating”: questi attacchi accadono soprattutto in momenti di particolare stress, tensione, in periodi difficili e complicati o in particolari momenti della giornata (di sera, da soli, rientrati a casa…).
Gli attacchi di fame nervosa nascono dalla difficoltà di gestire stati d’animo ed emozioni faticose, scomode, negative. L’alimentazione emozionale che è alla base degli attacchi di fame nervosa porta purtroppo a ricercare cibi ipercalorici che creano dipendenza: la pizza, le patatine, il cioccolato, il gelato, i biscotti, solo per citarne alcuni.
Inoltre, negli attacchi di fame nervosa non c’è alcun riconoscimento dell’appetito e della fame. La fame vera e propria è quella fisiologica, che attraverso segnali fisici (stomaco vuoto, che brontola, sensazione di stanchezza, giramento di testa…) ci comunica che siamo affamati. Quando si innesca un attacco di fame nervosa non ascoltiamo assolutamente cosa comunica il nostro corpo al nostro cervello, sentiamo solo che abbiamo bisogno di mangiare. Invece l’appetito è un fattore psicologico: è quel desiderio di cibo che spinge verso alimenti che diano soddisfazione, piacere, senso di benessere, di calma, tranquillità, che porta ad associare all’atto del mangiare sensazioni positive.
L’appetito si attiva proprio con quei cibi calorici e gustosi che si vanno a ricercare nella fame nervosa e che abbiamo associato ad esperienze positive, che ci piaceranno a tutte le ore, sono i cosiddetti “comfort food” o cibi rifugio, che ognuno di noi ha, spesso collegati a ricordi piacevoli. Questi cibi, spesso ricchi di grassi e zuccheri, hanno ripercussioni negative sulla salute e sulla bilancia, ma non solo: il permanere nel tempo della fame nervosa causa abbattimento della propria autostima, difficoltà nel riposo, nella digestione, scarsa efficienza sul lavoro.
Negli attacchi di fame nervosa e con i comfort food si cerca una ricompensa da stati d’animo negativi e difficili: ma, se non per brevissimo tempo, questa dinamica non funziona, anzi spesso lascia dietro di sé senso di fallimento e delusione, per non essere riusciti a controllare la propria alimentazione e cosa si è mangiato. Questo stato d’animo negativo seguente alla perdita di controllo porta a ricercare nuovamente una soluzione ad esso, i comfort food sono una soluzione sempre disponibile, semplice, a portata di mano, chiunque può aprire il frigorifero o la dispensa in qualsiasi momento.
Si crea così un circolo vizioso difficile da gestire e da comprendere, si innesca un meccanismo di dipendenza che rende quasi schiavi del cibo, e che non può essere semplificata con le frasi “mancanza di volontà”, “basta fermarsi”, “basta volerlo”, “sei pigro”, “sei debole”. A volte è necessario un aiuto esperto per fermare queste dinamiche e recuperare senso di fiducia in se stessi, nella propria capacità di controllare gli attacchi di fame e di poter superare le emozioni difficili con altre modalità che non sia la fame nervosa.
Per informazioni e appuntamenti, scrivi a info@spazioaiuto.it