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DISTURBI ALIMENTARI E BINGE EATING

DISTURBI ALIMENTARI E BINGE EATING

Nei disturbi alimentari e nel binge eating si osserva un alterato rapporto con il cibo e con il proprio corpo. L’alimentazione assume caratteristiche disordinate, ossessive e ritualistiche: il cibo, negato oppure ingerito in quantità smodata, diventa anestetico e auto-cura di un disagio emotivo. Nei disturbi alimentari il corpo, evitato o costante oggetto di controllo e attenzione, è percepito in modo alterato: il vissuto corporeo di essere grassi, brutti, socialmente non accettabili, influenza negativamente l’autostima e la visione di sé.
Attraverso una adeguata terapia, specifica per i disturbi alimentari e il binge eating, è necessario aiutare la persona a ritrovare un corpo che non sia più custode di emozioni inespresse, ma torni ad essere armonicamente accettato in un individuo che riconosce ed esprime i propri sentimenti, senza criticarsi, all’interno di relazioni significative.

Oggi la percentuale di incidenza del binge eating disorder è stimata intorno al 3% della popolazione. Il binge eating colpisce maggiormente il sesso femminile, con un rapporto di 3 a 2 tra femmine e maschi. L’insorgenza del comportamento alimentare  incontrollato avviene con maggior frequenza nella tarda adolescenza e dopo i 30 anni. Nei pazienti affetti da binge eating, solitamente non c’è una spiccata ossessione del pensiero sul cibo, sul peso e sull’aspetto fisico come negli altri disturbi alimentari. In genere viene seguito un regime dietetico regolare “ai pasti”: è negli intervalli tra i pasti che si manifestano le assunzioni incontrollate di cibo, che si possono ripetere più volte nella giornata, soprattutto durante le ore in cui si è in casa da soli o in ambienti di lavoro dove è presente il cibo.

La specifica e caratterizzante assenza nel binge eating disorder di manovre eliminatorie o di altre modalità compensatorie, determina un apporto calorico non controllabile,  con ripercussioni sul metabolismo: spesso infatti il binge eating disorder  è correlato a sovrappeso o obesità; associato all’aumento di peso, a volte consistente (dai 10 ai 20 kg in sei mesi), si manifestano alterazioni gastrointestinali, continua secrezione di insulina, alterazioni ormonali e molteplici problemi connessi all’obesità. Si evidenziano costante affaticamento, disturbi del sonno quali ipersonnia o insonnia con risveglio precoce.

Il senso di perdita di controllo correlato all’alimentazione incontrollata del binge eating è egodistonico, cioè crea malessere e disagio alla persona, e contribuisce alla flessione del tono dell’umore e dell’autostima. Soltanto attraverso una cura psicologica è possibile ritrovare serenità e liberarsi del sintomo alimentare, capendo le ragioni che portano ad abbuffarsi.

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