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COPPIA E DIFFERENZE

COPPIA E DIFFERENZE

Spesso si desidera far piacere al partner, offrirgli qualcosa di unico e di speciale. Ci si dimostra solidale con lui, si approvano le sue iniziative. Usiamo espressioni come “la mia metà”, parliamo di essere “un corpo e un’anima sola”, ammiriamo e invidiamo quelli che non si separano mai. Questa immagine della coppia ideale, però, sottovaluta l’importanza del “no”, della differenza. Nella coppia, come con i figli che crescono, un accordo profondo, un’intima unione danno piacere e promuovono la crescita, perché rappresentano una base sicura. Tuttavia, anche qui c’è bisogno di uno spazio, di una distanza tra i due individui perché possano svilupparsi e crescere davvero. Dicendo sempre sì al compagno o alla compagna, anche se l’accordo vi sembra reale, finirete per avere entrambi la sensazione che fra voi non ci sia differenza. Può sembrare un’idea confortante ma genera staticità; se in uno dei due avviene un cambiamento può essere vissuto come un terribile tradimento, come la rottura di un tacito patto. Un altro errore in cui si incorre facilmente è quello di dire sì per compiacere l’altro, anche se non si è del tutto d’accordo. Se dire sì diventa un’abitudine, può sembrare che venga dato per scontato, con l’inevitabile strascico di malumore e di accuse: “Faccio tanto per lui/lei e non mi dimostra mai un po’ di riconoscenza!”. In realtà siete stati voi a scegliere questa strada, siete responsabili delle vostre azioni. Oppure vi preoccupa l’idea di poter causare un dispiacere, non volete vedere la persona che amate delusa o arrabbiata. Invece dire no può essere estremamente liberatorio per entrambi i partner, perché incoraggia le differenze di idee e offre un’occasione di cambiamento. Se ciascuno sostiene il proprio punto di vista, si può trovare un accordo che sostenga l’individualità di entrambi.

Accettare le differenze è difficile a tutte le età. Se vogliamo avere un rapporto basato sulla reciprocità, dobbiamo essere capaci di tener fede ai nostri sentimenti, non lasciandoci invadere da quelli dell’altro. Dobbiamo essere abbastanza sicuri di noi stessi da dire, quando ci viene presentata un’immagine che non pensiamo corrisponda a noi: “No, questo non sono io”. Dobbiamo mantenere con fiducia la nostra posizione di differenza. Dobbiamo saper dire: “No, non ho voglia di farlo”, se è veramente quello che pensiamo. Uno dei modi con cui dimostriamo di essere degli individui distinti è dicendo no agli altri. Le coppie devono venire continuamente a patti con le differenze. Spesso cerchiamo di spingere l’altro a conformarsi a un ideale, a rispondere alle nostre aspettative. La storia personale influenza il modo in cui vediamo l’altro e noi stessi. In una certa misura ripetiamo anche schemi di relazione che ci sono familiari. Cerchiamo di far sì che gli altri vedano le cose come noi. Ma, per essere autenticamente reciproco, un rapporto adulto deve essere formato da due persone distinte che scelgono di stare insieme. Parliamo di legami che cui uniscono, ma la vera libertà sta nella libertà di scelta. Dobbiamo saper dire no all’istinto di imporre le nostre idee, di tener l’altro strettamente legato a noi o all’immagine che abbiamo di lui/lei. Per essere uniti dobbiamo lasciar andare. Solo allora si potrà impegnarsi in uno scambio autentico e alla pari.