COPPIA E DISAGIO
Cosa fare di fronte a un disagio nella coppia? Perché alcune coppie escono rinforzate dalle difficoltà e altre traballano e si schiantano? Partiamo dal presupposto che non esiste vita senza difficoltà. Detto questo, lo stesso problema è visto in modo molto differenziato dai due della coppia; il punto di vista diverso determina un modo di sentire, capire e vivere le cose molto diverso. Una difficoltà può essere banale per uno e insormontabile per l’altro.
Le difficoltà che si possono incontrare in una coppia sono di vari gradi: dallo stress (lavoro, figli, mancanza di tempo) al disagio vero e proprio (non intendersi su aspetti importanti della vita come l’educazione dei figli, l’uso del tempo, ecc. e l’essere delusi) fino al trauma. Il trauma è un evento psichicamente insopportabile (una grave malattia, una morte…), un qualcosa per cui non siamo fatti e questo può certamente minare la coppia. Ci sono difficoltà così grosse da non essere state preventivate quando la coppia si è formata e per questo provocano inevitabilmente dei problemi, che spesso necessitano di un aiuto esterno per essere superati.
Cosa fare invece di fronte ad un disagio? La prima posizione è l’ascolto: solo attraverso l’ascolto è possibile che i due partners si incontrino, è importante recepire i segnali oltre ad ascoltare quello che l’altro dice, inutile invece rimuginare e parlare in modo ripetitivo di cosa non va. Secondo, non lasciare ingrandire un certo problema e non accumulare i problemi. Ciò che non viene esaminato diventa a volte un inciampo molto grosso. Non conviene mai accumulare infelicità, ma leggere i primi segnali di disagio, altrimenti alla fine esso esploderà in modo dirompente e più difficilmente rimediabile. Infine, una condizione perché le difficoltà non travolgano è la disillusione. Il percorso di coppia prevede l’innamoramento (l’altro è il principe azzurro o la principessa idealizzato/a), il vivere insieme, la delusione e la disillusione. Ok, tu non sei più la persona immaginaria che ho sempre sognato di incontrare, bersaglio dei miei desideri più profondi, ma sei una persona reale con i tuoi difetti (anche grossi e fastidiosi a volte) e i tuoi limiti. Gli aspetti di valore dell’altro però pesano più di quelli di delusione, la coppia fa un secondo patto basato su questo fatto, che l’altro non è come me lo ero immaginato e scevro da negatività, ma lo amo lo stesso. La coppia può dirsi di nuovo “Sì” perché è più consapevole della scelta. A volte ciò che determina la riuscita di un matrimonio è la volontà di volerlo far funzionare, se tu prendi una minestra bollente di passione, in 40 anni si raffredderà certamente. Il modo in cui una coppia può resistere ai cambiamenti e alle disillusioni è questo, rivelando le proprie parti fragili all’altro, sapendo che l’altro se ne prenderà carico e le accetterà comunque. Il matrimonio che dura ti chiede di prendere contatto anche con la dimensione della responsabilità e dell’impegno. Stare insieme perché “ci si ama e basta” non basta, bisogna valorizzare la scelta e il rispetto dell’impegno che forse aiutano, nel corso degli anni, a superare il cambiamento delle attese e delle motivazioni e le delusioni.
Le crisi in una coppia possono essere fisiologiche, legate a un qualche cambiamento o difficoltà passeggera, e si risolvono per conto proprio, basta un rilancio di qualche tipo. Oppure possono essere crisi grosse, effetto di trascuratezza del rapporto e di cose serie, che è necessario siano prese in mano insieme ad uno specialista che aiuti a guardarle bene da vicino e con occhi obiettivi ed esterni.