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COPPIA E RABBIA

COPPIA E RABBIA

Spesso le coppie vanno in crisi quando vedono che nel loro rapporto ci sono troppi litigi, troppi conflitti e tanta rabbia. In realtà è importante poter usare la rabbia, che è un’importante emozione ponte, per entrare nel conflitto. Il conflitto non significa rottura o crisi della coppia, ma si connota come una forma evoluta di relazione, per comunicare e segnalare che c’è un problema all’interno della coppia. La rabbia va usata, non è possibile rimandarla indietro (“Su, non ti arrabbiare…”), ma è invece un allarme prezioso su qualcosa di cui dobbiamo fare manutenzione nella coppia. La rabbia è un segnale di vitalità e insieme di allerta, va certo lasciato decantare perché non diventi troppo feroce, ma grazie alla rabbia e al conflitto che ne deriva possiamo occuparci di ciò di cui dobbiamo occuparci.

Arrabbiarsi nella coppia segnala che bisogna fare manutenzione su impliciti che non stanno funzionando (“Ecco io mi aspettavo questo da te e invece…”), sulla disponibilità reciproca (se crediamo che c’è un prendersi cura a senso unico, c’è un’esplosione di rabbia: “Io faccio tanto e invece tu…”), sul futuro (non perdere di vista che ci sia un futuro, non appiattirsi sulla contingenza, “Non puoi pensare che sia tutto qui…”).

Ci sono alcune regole basilari per litigare bene:

  1. Non attaccare la persona ma restare sul problema
  2. Meglio prendere tempo che una qualsiasi reazione emotiva
  3. Capire il conflitto è più importante che volerlo risolvere
  4. Non prenderti i conflitti degli altri (ad esempio famiglie di origine, figli). Aiutali a gestirli
  5. Meglio una domanda che una minaccia
  6. C’è sempre un interesse comune

All’interno del conflitto è importante comprendere cosa sta accadendo, dire “dovresti essere diverso, dovresti fare così” porta solo alla rabbia furiosa, in ogni conflitto c’è sempre qualcosa che riguarda me e qualcosa che riguarda te. La rabbia è mossa da paura per l’imprevedibile e dolore dell’abbandono. Un caso esemplare è quando nascono i figli, non ci si sente più curati abbastanza dall’altro che è preso dall’accudimento dei bambini e nasce la rabbia.

La comunicazione conflittuale che interessa far crescere nella coppia è quella che segnala un problema e una divergenza di cui occuparsi. Il conflitto, se ben gestito, può diventare da situazione da correggere a correttivo della situazione. Per usare bene la rabbia, bisognerebbe seguire due indicazioni:

non prendere alla lettera i contenuti del conflitto: rispondere a tono senza occuparsi di ciò che sta accadendo non aiuta la comunicazione, prendere alla lettera un’accusa o fare commenti accentua la reattività emotiva, la contrapposizione su pure e semplici posizioni;

esplicitare piuttosto che accumulare aspettative: spesso nella coppia si pretende che l’altro ci arrivi da solo, che debba capire, e se ciò non accade si accumulano aspettative e rabbia, invece è fondamentale chiedere piuttosto che aspettarsi.

(fonte: Paolo Ragusa, Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti)

Certo, visto così sembra facile! Invece nella coppia, soprattutto se in crisi, è spesso difficile litigare bene, e la rabbia diventa distruttiva invece che costruttiva, a volte è necessaria una figura esterna che faciliti la coppia nella buona gestione del conflitto e aiuti la coppia ad usare bene la rabbia.

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