COPPIA E SEPARAZIONE
La minaccia della separazione, nel corso delle liti coniugali, è diventata oggi di uso talmente comune che potremmo definirlo abituale; in molti casi, più che per vero convincimento, è usata come una specie di clava per ferire l’altro, e magari qualche volta nasconde persino il desiderio di sentirsi rispondere che siamo troppo importanti per lui/lei perché ci permetta di andarcene. In un caso o nell’altro, però, anche quando viene usata più come spauracchio che per una vera intenzione di rompere il rapporto, si tratta di una minaccia che ha sempre effetti nefasti sulla relazione, perché introduce il dubbio sulla reciprocità dell’investimento affettivo e sulla forza dell’investimento.
E’ molto comune oggi incontrare coppie nelle quali soprattutto gli uomini appaiono fortemente diffidenti nei confronti delle donne che hanno sposato: la separazione è un’evenienza talmente comune e talmente costosa nei suoi effetti affettivi e concreti, da aver introdotto una sospettosità di fondo che è facilissima da scatenare. Dal momento in cui l’altro mi dà motivo di credere che potrebbe davvero rompere il patto che ci lega, inevitabilmente gli investimenti vitali iniziano a ritirarsi, e la relazione si trasforma in modo progressivo ma radicale, anche se a prima vista forse inapparente. Una vera coppia, in cui ci sia investimento reciproco, progettualità condivisa, figli, ha senso solo quando può basarsi sulla fiducia in una relazione definitiva; questo significa che la coppia, se vuol essere veramente tale e non soltanto un’avventura pari a una relazione tra adolescenti o fidanzatini, dovrebbe essere indissolubile (o almeno lottare e impegnarsi per questo) dovrebbe cioè definirsi come un’alleanza pronta a battersi a tutti i costi per resistere a tutto ciò che mira a dissolverla e disgregarla, minacciando il patto implicito fiduciario tra le due persone che l’hanno contratto.
Che cosa succede quando una coppia va in crisi e la sua stabilità viene messa in discussione? L’unica garanzia di stabilità di una relazione è la promessa di stare insieme e amarsi tutta la vita; la novità cruciale degli ultimi decenni consiste però proprio nell’ipoteca che grava fin dal principio sulla relazione tra l’uomo e la donna: anche quando il rapporto viene sancito dal matrimonio, e persino quando il matrimonio è un matrimonio religioso, la maggior parte delle coppie ha ormai ben radicata in sé l’idea, magari inespressa, che se le cose non andassero bene sarà sempre possibile separarsi, e sa che, in caso di necessità, non sarà difficile aprire la porta che permette una via di fuga dalla relazione. Una buona qualità del legame di coppia richiede l’impegno consapevole e quotidiano di una buona manutenzione del rapporto, che tenga sempre vivi l’interesse e la comunicazione e non abbia paura di affrontare apertamente anche gli snodi difficili. E’ allora importante saper chiedere aiuto a qualcuno di esperto che si trovi nella condizione di poter capire le difficoltà della coppia e il valore del loro rapporto. Solo in questo modo sarà possibile aiutare i due partners a ritrovare modalità più sane di comunicazione, che permettano di mettere in parole il conflitto e di cercare soluzioni davvero adeguate, piuttosto che una veloce e sbrigativa separazione.
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