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COPPIA E SPAZI

COPPIA E SPAZI

Molti disagi di coppia hanno un denominatore comune: un problema di spazio. “Da quando mi sono sposata non ho più tempo per me”, “Da quando siamo in tre, non c’è più spazio per noi, sono anni che non usciamo io e lei da soli”. Tutti segnali di disagio che riguardano la difficoltà a conciliare gli spazi personali con quelli di coppia, gli spazi coniugali con quelli genitoriali, gli spazi familiari con quelli sociali. Non esiste certamente una ricetta risolutiva proponibile, ogni famiglia ha un suo equilibrio e un suo stile nell’organizzazione dei diversi spazi. Ma a volte è importante ascoltare il disagio per tempo così da prevenire situazioni di sofferenza cronicizzata. Una prima considerazione: i due partner devono essere consapevoli che identificare loro stessi (come singoli) con la propria coppia può essere molto dannoso. E infatti confondere gli spazi personali con quelli di coppia è un rischio cui la coppia è facilmente indotta. Come se se non facciamo tutto insieme significa che non vi vogliamo bene pienamente. Invece la nostra vita adulta ha bisogno di spazi personali, ma i ritmi della vita odierna inducono facilmente le persone a sottovalutarne l’importanza. E così spesso ci si domanda, solo a giochi fatti, come mai ci si senta tanto insoddisfatti, come mai “con tutte le cose che si fanno”, ci si senta demotivati e facilmente si ricorra a ricette risolutive tese a intensificare il “fare”, o si attribuisca il proprio malessere al partner, senza pensare che invece è proprio in quello spazio di assenza, di mancanza, che è possibile immaginarsi, arricchirsi, prefigurarsi e cogliere desideri. Dal punto di vista relazionale, essere capaci di stare senza l’altro, significa accettare che la vita propria e altrui non si esaurisca nella coppia, nella consapevolezza che ci sono aree della vita del compagno/a che sono “altro” (il suo passato, il suo lavoro, i suoi amici, i suoi hobbie) e che non mi appartengono, ma che possono essere accettate se si regala all’altro la libertà di avere spazi di crescita e di cambiamento anche fuori della coppia. Coltivare e lasciar coltivare spazi personali è quindi una fondamentale misura preventiva del disagio di coppia, in quanto chiede a ognuno di imparare a rinunciare al bisogno di possesso e di controllo sull’altro, permettendo alla coppia di sperimentarsi come spazio di desiderio e di autentica condivisione delle difficoltà, delle bellezze e delle novità dell’altro. A volte non è facile percepire che il partner sta crescendo grazie ad esperienze esterne alla coppia. Ciò può indurre sentimenti di gelosia e invidia difficili da riconoscere e contenere, che affondano le loro radici nell’umano bisogno di sentirsi sempre al centro e di avere potere. In realtà essere disposti ad amare il non nato dell’altro, il suo mistero individuale, è l’esperienza più importante, delicata e straordinaria della vita di coppia, perché significa concedere a se stessi e all’altro la possibilità di una trasformazione e sperimentare la coppia come luogo di crescita delle persone, invece che come unità simbiotica e opprimente.

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