COPPIA IN CRISI
Quando mi capita di lavorare con una coppia in crisi, fin dall’inizio cerco di concentrare l’attenzione su questa domanda cruciale: che cosa li ha fatti innamorare l’uno dell’altra? La delusione e il rancore che la coppia in difficoltà porta con sé possono essere capiti e modificati solo a partire dalla comprensione delle dinamiche, delle aspettative e delle immagini che si sono originate in ciascuno dei due fin dall’inizio della relazione, e che hanno fatto scattare la scelta reciproca.
La storia delle prime relazioni è fondante per ciascuno di noi: lì, in una dimensione per la gran parte inconscia, sperimentiamo il desiderio di venire riconosciuti e amati e le strategie che sono necessarie per ottenere l’amore; lì conosciamo ciò che ottiene approvazione e ciò che ottiene rifiuto; lì impariamo come fare per difenderci da tutto ciò che potrebbe ferirci. Queste prime relazioni danno una forma particolare al nostro modo di entrare in rapporto con gli altri, al nostro modo di porci e alle nostre aspettative, e costituiscono perciò il riferimento di base inconscio per tutte le relazioni successive e importanti. Nella coppia è importante chiarire: qual è il primo obiettivo inconscio sul piano affettivo? Di chi ci siamo davvero innamorati? Ognuno dei due nella coppia risponde, come in un incastro, a un bisogno forte dell’inconscio. Come essere sicuri della nostra scelta? Come essere sicuri che in questa scelta non saranno determinanti le vicende rimaste irrisolte nei confronti delle immagini genitoriali inconsce? Che garanzia abbiamo che una volta maturata la nostra affettività non ci stancheremo del compagno che abbiamo scelto, per desiderarne un altro? La risposta è che questa sicurezza è semplicemente impossibile! A partire dalla realtà che ci è data, così com’è, ci è chiesto di realizzare in pienezza noi stessi imparando ad assumere i limiti come specificità e risorsa, piuttosto che come gabbia o prigione. L’altro che ci è toccato in sorte è proprio colui o colei con cui far fiorire la nostra vita al meglio, a partire esattamente dalle condizioni date: una sorta di sfida alla nostra intelligenza, al nostro carattere, alla nostra affettività, alla nostra creatività, con lo scopo di una vita vissuta non come adattamento, ma come vera realizzazione di sé.
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