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COPPIA E PROBLEMI

COPPIA E PROBLEMI

Recentemente alla coppia, o più generale ad una rapporto affettivo, chiediamo di renderci felici: questa è una novità della nostra società, prima c’era maggiormente un perseguimento di valori, di un progetto, piuttosto che una visione così edonista e narcisista. Ci sono due modi di cercare la felicità: uno che si accontenta, ma non si lancia mai, nutre l’esistenza, ma a lungo andare la impoverisce; l’altro modo per cui nulla basta mai, condanna all’infelicità, è una inquietudine di disagio. Se oggi mi scelgo da me chi può rendermi felice, non devo rendere conto a nessuno (famiglia di origine, società, principi religiosi), ma in questo modo devo rendere conto a me stesso! E se nella coppia insorgono dei problemi devo vedermela con la mia persona e i miei valori. La scelta del partner porta con sé motivi attuali (ad esempio uguali interessi e desideri) e motivi antichi (bisogni passati). Questo perché dentro di noi abitano differenti parti, come diversi inquilini in un condominio. Alcuni li conosciamo bene, altri sono così vecchi che non ce ne ricordiamo bene l’identità…

Ogni coppia incontra una frustrazione inevitabile dopo l’esperienza dell’innamoramento: quest’ultimo si avvicina alla perfezione, è infarcito si sensazioni ed emozioni che hanno immediata correlazione con il corpo (benessere ed eccitazione). L’esaurimento di questa esperienza ha bisogno di una trasformazione, con l’intervento di facoltà dell’Io più adulto, che è capace di durata. Non provo più le stesse cose, ma ne provo di diverse, senza per questo pensare e cadere nella trappola che tutto sia finito, che non sia più innamorato. Per questo è necessario passare dall’idea di un processo che mi accade all’idea di un processo cui io partecipo attivamente, che coinvolge anche la mia volontà oltre che i miei “sensi”. Bisogna accettare che qualcosa finisca per far spazio a qualcos’altro: la vita è piena di giri di boa, è imprescindibile allenarsi alla fine delle cose.

Spesso si sceglie un partner per ripetere un copione antico, imparato, noto; oppure, o anche, si sceglie un partner cui chiedere invece di sanare/riparare “i buchi e gli strappi” del mio copione. In ogni caso possiamo chiederci: questa cosa che sto vivendo con l’altro cosa sta dicendo di me? Senza giudicare, è possibile capire cosa si muove dentro di noi. Ognuno ha bisogno di sviluppare la polarità che gli manca, e spesso me la dà l’altro (per esempio autonomia vs indipendenza). Nella coppia è fondamentale usare i limiti, propri e altrui, e accettarne l’esistenza, usandoli come vincoli o risorse.

(Fonte: Centro Giovani Coppie San Fedele)

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