CORPO E ADOLESCENZA
Il corpo appare come un protagonista indiscusso della nostra epoca, che gli dedica un tempo e un’attenzione del tutto particolari e sembra manifestare per esso un grande amore, dall’infanzia all’adolescenza fino all’età adulta: mai come oggi l’uomo e la donna si sono occupati e preoccupati della fisicità, prendendosi cura della propria salute e della propria bellezza. Eppure, al di là delle apparenze, è impossibile non percepire come tutto questo grande affannarsi intorno al corpo nasconda un inedito disagio, come se in realtà il mondo di oggi provasse per il corpo reale un senso di fastidio e di estraneità del tutto nuovi nella storia umana. Il corpo amato, curato, vezzeggiato, desiderato è infatti in realtà un corpo idealizzato, meramente virtuale e ben diverso dal corpo reale con cui ciascuno di noi deve fare i conti: corpo con i cuoi difetti, le sue imperfezioni, la sua estrema vulnerabilità che così apertamente ci ricorda il passare del tempo. Il corpo che desideriamo dovrebbe essere inodore, incolore, insapore, il corpo vero risulta imbarazzante. Lo si indossa come un vestito, da cambiare a piacimento, invece che abitarlo e viverlo. Nessuno sembra più capace di amare il corpo che ha, il corpo che è, prendendosene cura in modo buono.
Che cosa accade con l’adolescenza? Il corpo perfetto e carino del bambino si trasforma nel corpo sempre imperfetto dell’adolescenza, passando attraverso una modificazione che sfugge al controllo e sgomenta: la precedente armonia lascia il posto a disarmonie, la pelle può ricoprirsi di acne, il seno, i fianchi, i muscoli prendono uno sviluppo imprevedibile e non sempre auspicato. Oggi la novità preoccupante sta nel fatto che gli adulti non sono più in grado di curare in modo rassicurante questo passaggio della crescita, testimoniando ai ragazzi in adolescenza la bellezza della normalità del corpo nella infinita varietà delle sue forme. Mancano adulti capaci di dire con il loro atteggiamento: la tua bellezza non si pesa o non si misura, perché nasce da ciò che sei, da ciò che hai dentro quando pensi, quando vivi, quando hai delle passioni, quando credi in qualcosa. Gli adulti di oggi, invece, combattono e si affaticano per ottenere o mantenere corpi perfetti, secondo canoni rigidi e perfetti. L’adolescenza trova davanti a sé una generazione di adulti che si sfinisce in palestra, combatte con la bilancia, si affama con le diete, trasforma artificialmente il corpo con interventi chirurgici. Ecco allora che anche in situazioni in cui il corpo del bambino è stato amato, si assiste al proliferare di disturbi che si riferiscono all’identità corporea: primo tra tutti il disturbo alimentare nelle sue diverse forme, che colpisce oggi maschi e femmine di ogni età. Ecco anche il moltiplicarsi delle tante forme di intervento sul corpo (piercing, tatuaggi), che appaiono come tentativi di controllo là dove, a causa della crescita, il controllo sembra sfuggire di mano. Questa difficoltà ad accettare il proprio corpo può portare a volte a seri problemi personali, dove il corpo diviene un oggetto da manipolare, da usare, da personalizzare e di cui servirsi per ottenerne dei vantaggi, problemi che causano sofferenza e disagio e necessitano di un percorso terapeutico adeguato (Fonte: M. Ceriotti Migliarese).
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