CORPO E VOCI INTERIORI
Quali sono le tue voci interiori nel dialogo che fai con il tuo corpo? Come poter imparare a riconoscerle e fermarle prima che si trasformino in comportamenti disfunzionali?
Solo la compassione può salvarti…
Non è necessario che vi piaccia ogni parte del vostro corpo per rispettarlo, anzi non occorre nemmeno che accettiate l’aspetto che ha adesso! Rispettare il corpo significa trattarlo con dignità, con l’intenzione di soddisfare le sue esigenze di base.
Molte persone trattano con più rispetto i loro animali da compagnia che il loro fisico: li nutrono, li portano fuori, gli si rivolgono con gentilezza, li accarezzano. Questa metafora può essere utile nel vostro percorso: che cosa fareste per un cucciolo che amate? come ve ne prendereste cura?
Rispettare il vostro corpo è la svolta essenziale per piacervi.
Come rispettare il mio corpo?
Ci sono due modi: primo, facendolo sentire bene e secondo, soddisfacendo i suoi bisogni primari.
Meritate di sentirvi bene. Meritate che i vostri bisogni primari siano soddisfatti.
Queste sono le premesse essenziali per rispettare il vostro corpo:
- il mio corpo merita di essere nutrito
- il mio corpo merita di essere trattato in modo dignitoso
- il mio corpo merita di essere vestito in modo comodo e in uno stile che mi piace
- il mio corpo merita di essere toccato con amore e rispetto, con il mio consenso
- il mio corpo merita di muoversi, sentendosi a suo agio, per quanto possibile
Molte persone non solo si sentono male con se stesse, ma coltivano la fantasia che se fossero magre tutto ciò che nella loro vita è fonte di problemi si sistemerebbe (il che fa meno paura, ed è più facile convincersi di ciò, rispetto a lavorare concretamente sui problemi).
Smettete di insultare il vostro corpo!
Ogni volta che vi concentrate sulle parti di voi che ritenete “imperfette” le preoccupazioni e l’imbarazzo per il vostro corpo aumentano; è difficile averne rispetto se vi rimproverate costantemente perché avete l’aspetto sbagliato.
Quante volte al giorno vi rimproverate per come siete? Provate a tenere il conto per una giornata o anche solo per qualche ora: è sorprendente quanto spesso siamo indotti a preoccuparci del nostro aspetto, che si tratti di una rapida occhiata al nostro riflesso in una vetrina o davanti a uno specchio.
Ogni pensiero denigratorio è un altro chiodo nella bara dell’insoddisfazione di sé! Ragionare così vi farà solo sentire più un infelici e frustrati e queste sensazioni possono anche riversarsi su ciò che provate per voi stessi in generale. Invece di concentrarvi su quanto non vi piace del vostro aspetto focalizzatevi sul vostro rapporto con il corpo e sul modo in cui potete migliorarlo parlando a voi stessi con gentilezza…
Provate a descrivere i pensieri che fanno star male (cosa sentirei se ascoltassi la tua mente?) Quanto ti costa questo pensiero? Cosa vedrei in un film in cui ti piaceresti? (cosa fai da felice invece)
E’ importante identificare i pensieri automatici e poi costruire nuove interpretazioni, normalizzare i difetti fisici e determinare i trigger sui pensieri negativi (che cosa li attiva?).
Tutto questo lavoro può essere fatto grazie ad un percorso specifico con un esperto: scrivi a info@spazioaiuto.it o al 3389383650 e prenota il tuo colloquio.