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DIETA O ALIMENTAZIONE INTUITIVA?

DIETA O ALIMENTAZIONE INTUITIVA?

Non è così facile cambiare le nostre abitudini alimentari. Potete cominciare facendo dei piccoli passi, tenendo presenti le sensazioni in bocca per i primi tre sorsi di una bevanda o i primi tre morsi di una pietanza. Poi provate a tenere presenti le sensazioni per gli ultimi tre sorsi o gli ultimi tre morsi. Piccoli intervalli di alimentazione consapevole si trasformeranno lentamente in una maggior consapevolezza generale.

Come tutte le abilità nuove, l’alimentazione intuitiva ha bisogno di pratica. Dopo aver disinserito il vostro pilota automatico, svilupperete piano piano da soli la vostra “voce”, una guida interiore che gentilmente vi ricorderà di ritornare alla piena consapevolezza di ciò che state mangiando, e soprattutto del perché lo state facendo, di cosa vi spinge a mangiare. La mente divaga e ritorna, divaga e ritorna: è normale. Provate a posare la forchetta o il cucchiaio dopo ogni boccone, ogni volta che le riprendete in mano ritornate consapevoli: guardate, sollevate, annusate, aprite la bocca, masticate e assaporate, e ingoiate.

Ci piace mangiare perché godiamo quando i nostri organi di senso sono stimolati: gli occhi amano ammirare il cibo, la lingua ama sentire i gusti, le consistenze, le orecchie amano il rumore emesso quando mastichiamo qualcosa di croccante. Anche la mente è un organo di senso: è un organo di senso che colleziona gli input ricevuti dagli altri organi di senso, e recepisce anche pensieri. La mente ama il pensiero del cibo, ama leggere le ricette, ama anticipare il prossimo pasto.

I problemi insorgono quando il sistema corpo-cuore-mente non è soddisfatto con una sana quantità di cibo perché desidera maggiore stimolazione, maggiore piacere. Questa è una questione fondamentale nell’alimentazione intuitiva: quando mangiamo con consapevolezza riconosciamo che sebbene la bocca e la mente desiderano più piacere, o il cuore sconsolato desideri più conforto, il resto del nostro essere può scegliere come rispondere a queste richieste.

Possiamo imparare a domare la mente, che non significa esercitare un controllo rigido! La saggezza sta nella via di mezzo, che non è una strada dritta e semplice…la percorriamo vacillando, sbandando da un lato all’altro. Quando perdiamo l’equilibrio e sbandiamo troppo l’alimentazione intuitiva ci aiuta a capire cosa è successo e ad aggiustare la rotta. Gli estremi non sono fruttuosi e non portano all’agio e alla semplicità che desideriamo.

Il controllo rigido e l’abnegazione non sono sani e non portano la felicità, così nemmeno indulgere a tutti i nostri desideri e fare sempre solo ciò che ci dà piacere. Un estremo -il rigido controllo e l’abnegazione- è rappresentato da anoressia/bulimia. L’altro estremo -l’eccessiva indulgenza nel piacere- è rappresentato dal mangiare in eccesso e dall’abbuffarsi.

Esiste una via di mezzo anche nel mangiare e non è costituita da regole statiche e fisse! Non è seguire una dieta, seguire fedelmente un piano alimentare consigliataci da un nutrizionista. Per essere applicabile alle circostanze variabili di una vita umana, alla nostra esistenza così piena di emozioni e stati d’animo altalenanti, l’alimentazione intuitiva deve essere dinamica e flessibile. Inizialmente può sembrare difficile, può sembrare più semplice seguire regole precise e precostituite, come seguire una dieta che ci ha scritto un nutrizionista. Invece anche se è più difficile, è importante imparare a navigare lungo la via di mezzo, seguendo la nostra intuizione e l’ascolto del nostro corpo in maniera istintiva. Ci serve una bussola puntata verso la salute e la felicità, una mappa di insegnamenti che però sono solo nostri, interni, e più di tutto ci serve la consapevolezza!

Se vuoi iniziare un percorso di alimentazione intuitiva e smettere le diete, recuperando una relazione serena col cibo e perdendo peso in maniera decisiva, scrivi a info@spazioaiuto.it o al 3389383650