DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
I disturbi del comportamento alimentare non sono capricci: si tratta di malattie, che, come tali, necessitano di intervento e di professionisti specializzati per essere curate. Non è questione di forza di volontà, non hanno senso le frasi dei familiari che dicono “Sono solo capricci, devi farcela da sola!”.
Quando si parla di disturbi del comportamento alimentare, ci si concentra molto spesso sul “comportamento alimentare” e quasi mai sul “disturbo”. Ciò porta a ridurre queste malattie a una serie di atteggiamenti transitori e risolvibili armandosi di buona volontà.
I DCA sono malattie mentali estremamente complesse che originano da un’ampia varietà di fattori e si manifestano secondo modalità differenti in base alla storia di ciascun soggetto.
Chi si ammala di DCA vive un rapporto complicato con il proprio corpo e vede le proprie forme modificarsi a seguito delle condotte alimentari intraprese. Ciò non significa, però, che i cambiamenti siano sempre evidenti e che le oscillazioni di peso siano sempre significative.
Una persona che soffre di DCA non è “riconoscibile” in base a una determinata conformazione fisica, e non è il suo peso a dirci a che punto del percorso di guarigione essa si trova. La sofferenza non si misura in base al peso, una persona che soffre di disturbi del comportamento alimentare non si riconosce dall’aspetto fisico.
E ancora: sebbene la fetta di popolazione più colpita e a rischio sia quella degli adolescenti, ci si può trovare ad affrontare un DCA anche in età adulta; le percentuali ci dicono che a soffrirne sono principalmente le donne, ma ciò non significa che i DCA siano malattie esclusivamente femminili. Il vissuto individuale non può in alcun modo esaurirsi in un numero e i parametri clinici, per quanto fondamentali, non possono stabilire il grado di dignità di una sofferenza: ogni dolore ha lo stesso diritto ad essere ascoltato.
È infatti sotto la superficie che si ritrova il nucleo della malattia. I disturbi del comportamento alimentare sono espressione di una sofferenza che parla di un pervasivo senso di inadeguatezza e di solitudine, di una fragilità che porta a vivere con forte precarietà il proprio diritto a scegliere liberamente, ad esplorare e ad esprimersi. Non ci si sente meritevoli dell’amore di cui si sente il bisogno. E si chiede aiuto attraverso il cibo e il corpo, che veicolano in modo tangibile questo sentire. Le condotte alimentari disfunzionali possono essere la prima manifestazione visibile di un disturbo del comportamento alimentare.
Conoscere e riconoscere questi campanelli d’allarme è fondamentale per poter individuare il trattamento adeguato e iniziare tempestivamente un percorso di cura.
Se desideri un aiuto e senti di avere qualche problema col cibo e col corpo, scrivi a info@spazioaiuto.it o al 3389383650