LA COPPIA IN CRISI
Capita di frequente vedere una coppia che va in crisi dopo una frequentazione, breve o lunga che sia. Perché una coppia oggi entra in crisi così spesso? Nel ciclo evolutivo della coppia si possono osservare tre stadi, fasi fisiologiche di passaggio: l’innamoramento, la delusione e la disillusione. Nel periodo dell’innamoramento l’altro appare perfetto, fa battere il cuore, fa sentire le farfalle nello stomaco, è un periodo di dolce e cieca follia, in cui l’esame di realtà, che fa vedere le cose per come esse realmente sono, è abbassato, come nel mito greco di Eros, che scaglia una freccia e chi viene colpito cade vittima dell’amore senza nemmeno sapere bene perché, gli occhi diventano a cuori (vi ricordate il cartone di Pollon?) e si insegue la propria preda ubriachi d’amore. In una coppia, dopo qualche tempo la fase dell’innamoramento lascia il passo alla delusione: l’oggetto d’amore mostra il suo limite, avviene una caduta dell’idealizzazione in cui l’altro non è più l’essere perfetto e senza macchia che mi ero illuso di avere trovato, più che l’altra metà della mela mi appare come una mela marcia…Spesso le coppie oggi infatti scelgono di andare a convivere proprio per vedere se nella convivenza si può sopportare il limite dell’altro, ma questo non è certo garanzia di salvezza della coppia da una possibile crisi. Il partner in una coppia può sempre mostrare il proprio limite, il proprio lato oscuro, anche dopo molti anni, finita quella che potevamo chiamare una convivenza di prova. Forse perché nella convivenza iniziale si testano di più i limiti oggettivi, quei comportamenti quotidiani che possono o meno dare fastidio (il disordine, come organizzi la casa e il tuo tempo, ecc), mentre in una relazione duratura emergono i limiti più soggettivi della persona, le sue fatiche, ferite. E queste sono le cose più dure da sopportare…Si arriva quindi alla terza fase di una relazione di coppia, che è la disillusione: ci si rende conto che l’altro non può non avere dei limiti! Così come io stesso non posso non avere dei limiti, e proprio il fatto che posso affidarli all’altro, da cui mi sento amato, accolto, accettato così come sono, è ciò che mi permette di fare pace con me stesso e i miei limiti, accettandoli. Quando uno invece diventa intollerante verso il limite dell’altro si ingenera un sentimento di profonda ferita in se stessi, a cui spesso non si reagisce e questo fa nascere la crisi (“ecco, mi volevi solo se ero perfetto ai tuoi occhi”).
Perché non riusciamo ad accettare il limite dell’altro? Questo accade perché non riusciamo ad accettare il nostro proprio limite! E’ necessario fare pace coi propri limiti, errori, fatiche, per farsi carico dei limiti dell’altro e far sì che una coppia possa attraversare la crisi (Fonte: Stefano Cirillo, Centro Giovani Coppie San Fedele)
Per commenti, scrivi a info@spazioaiuto.it