MANGIARE ED EMOZIONI
Mangiare per questioni emotive, non risolve i problemi, anzi, di solito fa sentire peggio. Infatti, non solo il problema emotivo originale permane, ma ci si sente anche in colpa per la modalità comportamentale adottata, e si genera un circolo vizioso. Qui di seguito vengono elencati 9 campanelli di allarme che possono indicare il fatto di essere vittime di fame emotiva:
1. Mangiare quando sei stressato/a. Quando hai molte scadenze (lavoro/studio/esami) senti il bisogno di rifugiarti nel cibo per allontanare la tensione provocata da queste incombenze.
2. Mangiare in risposta ai tuoi stati d’animo. Mangiare quando ti senti triste, infastidito, deluso, arrabbiato, solo, vuoto, in ansia, stanco, annoiato. E’ una reazione così “automatica” che quasi non ci pensi. Basta raggiungere automaticamente il cibo o la dispensa ogni volta che “senti qualcosa”.
3. Avere difficoltà a perdere peso. Nonostante tu voglia o debba perdere peso (anche e soprattutto per questioni di salute) e sai cosa dovresti fare o non fare per iniziare uno stile alimentare più equilibrato, non riesci a smettere di mangiare e non sei in grado di fare a meno di alcuni cibi (snack, patatine, gelati ecc…).
4. Mangiare senza controllo. Mangiare anche quando non hai fame e continuare a farlo anche quando sai che ti saresti dovuto fermare. Il tuo desiderio di mangiare sembra aver preso vita propria.
5. Mangiare per sentirti felice. Sei emotivamente dipendenti dal cibo e fai affidamento ad esso per sentirti felice (Nota: ciò è completamente diverso dall’apprezzare il cibo o un piatto al ristorante o dall’essere contenti di condividere un pasto con amici e parenti. Il punto cruciale è che mangi esclusivamente per arrivare a sentirti felice).
6. Essere affascinato/a dal cibo. Ti piace mangiare. Quando non stai mangiando, non puoi fare a meno di pensare al cibo. Quando stai mangiando, è come se fossi nel “paese delle meraviglie”.
7. Mangiare anche quando sei pieno/a. Non importa quanto stai mangiando, non importa quanto pieno tu possa sentirti, non ti sentirai mai abbastanza soddisfatto
8. Pensare al cibo anche quando hai finito di mangiare. Anche dopo aver fatto il “pieno di cibo”, continui a pensare ad esso. Pensi a cosa mangiare al pasto successivo e aspetti con trepidazione il momento in cui potrai mangiare nuovamente.
9. Aver bisogno di sgranocchiare e di continui snack fuori pasto. Ti trovi a mangiare fuori pasto anche quando non hai affatto fame. E’ solo un desiderio che è necessario soddisfare.
Se vi ritrovate in questi campanelli d’allarme, è bene riconoscere subito di avere un problema. Individuare l’emozione scatenante. Il cibo è una via di fuga da uno stato emotivo: bisogna capire qual è. Nel momento in cui apre la dispensa, dovreste chiedervi: “Da cosa sto scappando?”. E quando da soli non si riesce a capire a cosa serve questo uso scorretto del cibo, oppure non si riesce a spezzare questo circolo vizioso del mangiare per emozioni, è bene farsi aiutare il prima possibile!
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