NATALE E DISTURBI ALIMENTARI
Vivere il Natale con gioia, serenità e spensieratezza per una persona che soffre di disturbi alimentari non è assolutamente facile, anzi pressoché impossibile.
Entrambe le facce della medaglia di un disturbo alimentare, cioè l’anoressia e il binge eating disorder, vanno in grande difficoltà durante le festività del Natale.
Le persone con modalità restrittive iniziano a pensare a quante cose ci saranno sulla tavola durante il pranzo di Natale e a come poter limitare le calorie assunte, vivendo un’ansia -sia anticipatoria che reale nei momenti dei pasti- pari ad attacchi di panico. Nessuno può capire il loro terrore davanti a un piatto di lasagne o ad una fetta di panettone col mascarpone, ciò che gli altri vedono come leccornia e prelibatezza, per loro rappresenta solo calorie, grassi, paura nera; ciò che per gli altri è gioia di ritrovarsi tutti insieme intorno ad una tavola imbandita, per loro è solo tensione, stress, faticosi tentativi di restringere e limitare il cibo che gli altri le inviteranno a mangiare.
Le persone con modalità di alimentazione incontrollata iniziano a pensare a quante cose ci saranno sulla tavola durante i pranzi delle feste e a come riusciranno a limitarsi, a non perdere il controllo, a mangiare in maniera normale senza eccedere. Nessuno può capire, anche in questo caso, il terrore e l’angoscia davanti a tale abbondanza di cibi, con la sensazione di non potersi fermare, di iniziare a mangiare e non sapersi controllare, rischiando anche commenti e osservazioni poco simpatiche da parte degli altri.
Cosa si può fare in un caso e nell’altro? La cosa più importante è avere qualcuno con cui condividere le proprie paure e difficoltà, da cui sentirsi capiti (potete scrivere a info@spazioaiuto.it), perché Natale arriva una volta all’anno, ma le difficoltà col cibo accompagnano tutto l’anno.
In secondo luogo è fondamentale capire le emozioni che vi attraversano davanti a quel cibo, le sensazioni, i propri vissuti, per farci ordine dandogli un nome e un significato, prima di cadere nell’evitamento del cibo o nell’abbuffarsi come automatica reazione, per evitare di affrontare proprio quelle emozioni e sensazioni.
Infine, provate a concedervi ciò di cui avete veramente fame, voglia, ascoltando il vostro corpo piuttosto che la vostra mente, perché nel caso delle abbuffate e del binge eating ciò a cui si resiste diventa irresistibile, e nel caso della restrizione ciò a cui si rinuncia diventa un’ossessione e una gabbia.
Per domande o commenti, scrivi a info@spazioaiuto.it