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OBESITA’ E BAMBINI

OBESITA’ E BAMBINI

Purtroppo negli ultimi vent’anni si è assistito non solo ad un drastico aumento dell’obesità negli adulti, ma anche tra i più giovani. In estate è possibile non notare quanti bambini sotto ai 12-13 anni sono in evidente sovrappeso, e quanta ignoranza nelle persone che pensano di fare del bene nutrendo i propri bambini a suon di gelati e patatine. Spesso i genitori non si rendono conto che, così facendo, condannano i loro piccoli ad una condizione di sovrappeso che facilmente li accompagnerà tutta la vita, favorendo i disagi sociali ed uno scorretto rapporto con il cibo. Per quanto concerne la condizione di sovrappeso, ci sono problematiche a livello di salute alle quali andrà incontro il bambino quando crescerà. Un aspetto a volte trascurato, ma importantissimo in particolar modo per un bambino, è il disagio sociale: un bambino in sovrappeso avrà molti problemi a confrontarsi con i suoi compagni, a scuola e nel tempo libero. I bambini sanno essere molto sinceri, non hanno filtri e non hanno sviluppato ancora una giusta dose di empatia; essere deriso dai propri compagni può segnare profondamente un bambino e sicuramente un bambino in condizione di obesità o sovrappeso è un facile bersaglio. Forse agli occhi degli adulti possono sembrare cose di poco conto e spesso non sono realistici quando chiedono ai loro figli di restare indifferenti alle critiche dei loro compagni, ignoranti della possibilità che il figlio possa anche restarne traumatizzato, in una fase delle vita già di per sé difficile come quella della crescita. E’ una fase in continuo mutamento, soprattutto con l’avvicinarsi della pubertà: il ragazzino o la ragazzina fanno fatica ad accettare alcuni cambiamenti, emotivamente si è più labili e tutto appare instabile e difficile. Passata la fanciullezza e la pubertà però non è tutto finito. Quando un ragazzo o una ragazza entreranno nell’adolescenza, diventando un giovane uomo o una giovane donna, comincerà un periodo non meno complicato: inizieranno a porre molta attenzione alla bellezza fisica, alla competizione, alla ricerca di un compagno. Crescendo, l’aspetto giocherà un ruolo importante in diversi contesti di vita come può essere un colloquio di lavoro o qualsiasi altra occasione dove sia richiesta una certa presenza. Favorire l’instaurarsi di una condizione di sovrappeso già durante l’adolescenza o, ancora peggio, a partire dall’infanzia, implicherà lo sviluppo di una predisposizione ad ingrassare. Ormai sono noti i risultati delle ricerche che dimostrano come bambini in evidente sovrappeso possano sviluppare iperplasia a livello degli adipociti.

Ritengo accettabile la consapevolezza di un adulto circa la sua condizione di sovrappeso e la decisione di conviverci, ma sono convinta che sia doveroso e responsabile proteggere i bambini da tale disagio. Un bambino non deve mangiare poco perché in questo modo si cadrebbe nell’errore opposto. Il corpo di un bambino attraversa una fase di continuo sviluppo, necessitando per questo di macro e micro nutrienti al fine di ottimizzare il potenziale genetico di crescita. Significa che un bambino deve mangiare in maniera abbondante, ma in ogni caso seguire un’alimentazione corretta. Altro fattore da considerare è che, fortunatamente, molti giovani praticano sport. Ad esempio, un bambino che gioca in una squadra di calcio o una bimba che pratica ginnastica artistica con una frequenza di 2 ore per 3 volte in settimana, necessiteranno di un fabbisogno energetico diverso e superiore di quello adatto a un bambino che come attività extra scolastica suona il pianoforte, attività che richiede sicuramente energie, ma che rimane un’attività sedentaria, come quella di molti bambini che, purtroppo, oggi trascorrono molte ore davanti alla televisione o ai videogiochi. Spero di aver sensibilizzato i genitori a porre maggiore attenzione alla correttezza dell’alimentazione dei loro figli e a spingerli ad intervenire precocemente qualora riscontrassero problemi di sovrappeso.

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