PROBLEMI COL CIBO?
Sentite di avere problemi col cibo? Tutti noi qualche volta abbiamo fatto esperienza del mangiare per fame nervosa, con voracità, non perché fisicamente affamati ma perché in preda alla smania di cibo. Tutti sappiamo cosa vuol dire continuare a mangiare pur essendo pieni, così come tutti abbiamo fatto esperienza di quell’impulso che ci spinge a mangiare qualcosa anche se non sentiamo di essere affamati. In molte persone questo comportamento di problemi col cibo si verifica di frequente e si accompagna ad angoscia, rabbia e, spesso, ad un aumento della smania di cibo. Quando applichiamo la mindfulness all’alimentazione, scopriamo che il problema non risiede nell’oggetto del desiderio, in quel particolare cibo. Imparando a vivere la mindful eating scopriamo un modo di mangiare capace di creare un nuovo rapporto con il cibo. Impariamo a prestare attenzione alla saggezza del nostro corpo, anziché a quella vocina giudicante, severa, richiedente ed insaziabile che percepiamo nella nostra testa. Nel momento in cui prestiamo attenzione in maniera non giudicante a ciò che sta accadendo e utilizziamo i nostri sensi, possiamo notare i nostri pensieri automatici, i nostri atteggiamenti e le modalità abituali che ci spingono a ricorrere al cibo quando in realtà non ne abbiamo bisogno. Possiamo notare che il ricorso al cibo è diventato un pilota automatico che si attiva a volte senza motivi apparenti. Possiamo notare che il cibo non è mai abbastanza e, a partire da tale consapevolezza, interrogarci su cosa manca veramente nella nostra vita. Di cosa siamo realmente affamati? Ci manca forse una relazione vicina e profonda, o una lavoro più gratificante, o maggior tempo libero da dedicare a noi stessi…in questi casi non importa quanto cibo useremo per tentare di riempire questo vuoto, non basterà mai, poiché il cibo non è la soluzione al problema. I problemi col cibo non sono nemmeno essere golosi, ma capire cosa ci spinge a ricercare quel cibo in quel modo. Riflettendo sui propri bisogni, si potrà disinnescare il pilota automatico che fa buttare sul cibo e diventare capaci di fermarsi quando ci si sentirà sazi e soddisfatti, anziché quando non c’è altro da mangiare. Non è facile fare questo processo da soli, un percorso terapeutico aiuta nel disattivare il pilota automatico e nel ritrovare un rapporto sereno col cibo.
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