L’adolescenza è un momento di crisi che tutte le famiglie attraversano, e quando si presentano situazioni di particolare tensione e difficoltà, disturbi negli adolescenti, preoccupazioni rispetto a un problema adolescenziale (che potrebbe sembrare banale, ma non lo è) è utile rivolgersi ad uno psicologo che possa aiutare l’adolescente in difficoltà, e anche lavorare sulla relazione genitori-figli.
I PROBLEMI TIPICI DELL’ADOLESCENZA
L’adolescenza è da sempre un’età delicata, in cui si pongono le basi del tipo di vita e del tipo di donna e di uomo che si vuole essere. Gli anni dell’adolescenza sono segnati da un grande interesse per le questioni dell’identità: chi sono io? Cosa sto diventando? Cosa dovrei essere? Cosa vorrei essere?
Oggi questa fase è ancor più difficile perché ci sono tanti modelli e infinite possibilità di scelta, tante strade da poter prendere e aspettative più alte con più possibilità di delusione. C’è anche una evidente precocizzazione della pubertà, una modificazione della famiglia (separazioni, famiglie ricostituite…) e un cambiamento nei ruoli genitoriali (è diverso il modo di considerare le figure maschili e femminili, viste più paritetiche). I genitori si trovano spesso soli nel compito educativo e sono diventati sempre più insicuri e bisognosi di conferme.
I momenti di crisi in adolescenza sono normali e auspicabili, la crescita prevede difficoltà, ogni crisi evolutiva porta a un equilibrio nuovo e più maturo.
I comportamenti problematici o a rischio si stanno diffondendo, ma possono essere transitori o invece possono essere spie che devono far preoccupare e far chiedere un aiuto.
Segnali di disagio importante sono:
- calo ponderale repentino o progressivo, selettività alimentare importante, overeating accompagnato o meno da vomito, pensiero centrato sul cibo e/o sulla necessità di mantenere un certo peso
- disturbi psicosomatici ricorrenti, che compromettono la possibilità di una vita normale
- ritiri e chiusure non episodiche, che comportano perdita di interessi e di relazioni amicali e fallimenti scolastici
- tentativi di suicidio (anche dimostrativi), pensieri suicidari
- incidenti ripetuti
- uso non episodico di sostanze stupefacenti
- abuso di alcool
- comportamenti aggressivi non episodici, atti vandalici, furti
- sintomatologie che rimandano a condizioni psicopatologiche (fobie, ossessioni, dispercezioni…).
In queste situazioni la presa in carico della famiglia è il trattamento d’elezione, garantisce la possibilità di conoscere il complesso intreccio relazionale che blocca o rende difficoltosa la crescita dell’adolescente.