TERAPIA DI COPPIA
Oggi si assiste spesso alla richiesta di una terapia di coppia. La coppia va in crisi perché troppo investita da aspettative. Anni fa la famiglia era un sistema piramidale, con un vertice autoritario, un sistema molto funzionale, dato che c’era una rete di parenti ad aiutare e sostenere nei compiti evolutivi, come ad esempio nell’accudimento dei figli. Oggi c’è una grande solitudine. Essendo in crisi la famiglia tradizionale, si chiede all’altro di essere il padre, l’amico, l’amante, il confidente…ma nessuno può sostenere tutto questo, quindi arriva il fallimento. Oggi si cercano nella coppia di “guarire” le mancanze che si sono vissute nella famiglia di origine. Ad esempio si dice al marito che non è affettuoso perché si ha avuto una madre anaffettiva e si depositano sul marito i propri bisogni insoddisfatti. Oggi la coppia è in crisi perché si esige troppo, la coppia non è fatta per sopperire alle mancanze personali. In terapia di coppia si vede che la coppia, anche se appare molto sola, in realtà non è una diade, rispecchia tensioni che vengono altrove.
L’essere umano ha due vincoli fondamentali: il vincolo di filiazione e il vincolo di alleanza. Il primo è relativo alla propria famiglia di origine e il secondo alla relazione di coppia. Costituendosi la coppia si indebolisce il legame con la famiglia di origine e se questa separazione non è avvenuta bene, ci possono essere problemi nella relazione di coppia, su cui si riversano i nodi irrisolti con la propria famiglia di origine.
Quale forza misteriosa spinge due persone di solito sconosciute a unirsi superando tanti ostacoli, per iniziare quell’avventura esistenziale così complessa com’è la formazione della coppia? Quale alchimia particolare fa sì che due persone si trovino in uno stato di grazia che li fa levitare, essere al di sopra dei comuni mortali? L’amore romantico è quella forza misteriosa. Le persone innamorate sono in delirio monotematico, cioè pensano solo all’amata/o, il pensiero va tutto verso di lui/lei. L’ideale dell’amore romantico sembra essere la fusione, la fantasia che due persone siano una, secondo il mito dell’androgino (la ricerca dell’altra metà), in cui non ci sono più problemi e dove si arriva a vissuti di completezza ed euforia. Ma l’amore romantico è destinato a scomparire, dura al massimo due o tre anni, poi si trasforma. Nella coppia bisogna passare dalla fusionalità dell’amore romantico al riconoscimento dell’alterità, a quel delicato processo attraverso il quale ti conduco all’incontro con te stesso, nella creazione di un rapporto che sia basato sulla condivisione della vulnerabilità, sulla crescita dell’intimità e sul dialogo. Oggi purtroppo invece nella coppia c’è ancora la ricerca dell’amore romantico (le bollicine del rapporto), che impedisce alla relazione di coppia di crescere nel tempo e non aiuta nemmeno nel distacco dalle proprie famiglie di origine. Solo una terapia di coppia spesso può aiutare in questo lavoro di evoluzione da uno stadio fusionale e immaturo della coppia a quello più maturo, progettuale e procreativo che possa soddisfare i bisogni personali e far crescere reciprocamente (Fonte: Dott. Alfredo Canevaro).
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