UN DISTURBO DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
Un disturbo del comportamento alimentare non è solo aver paura di un cibo, contare le calorie, attuare restrizioni: è aver paura di vivere, è aver paura di non essere abbastanza, per niente e per nessuno.
Un disturbo del comportamento alimentare non è solo riempirsi di cibo: è voler coprire le proprie emozioni, perché ci si sente difettosi, perchè ci si sente un fallimento, un peso per gli altri, qualcosa da buttare, e si pensa di essere soli al mondo.
Un disturbo alimentare non è diete e restrizioni o abbuffate: un disturbo del comportamento alimentare nasconde un mondo dietro a tutte le sue manifestazioni più superficiali.
I comportamenti che mette in atto una persona hanno una radice più profonda, non è essere fissati con il contare le calorie, non è fare una dieta restrittiva, non è un mi abbuffo perché non ho forza di volontà, perché sono golosa…è una paura radicata, una paura di accogliere la vita, di pensare di non meritare la felicità, di non meritare amore, perché non abbastanza per le aspettative altrui; è paura di sedersi con le proprie emozioni ed ascoltarle, è paura di essere abbandonati, paura di non essere mai compresi, di essere soli al mondo.
La matrice che accomuna i disturbi del comportamento alimentare è il controllo, il controllo che si vorrebbe nella propria vita: il controllo sulle calorie nasconde il controllo per l’unica cosa che si pensa poter controllare in un mondo fuori controllo. Le abbuffate nascondono il non volere la compagnia delle proprie emozioni, gli atteggiamenti compensatori racchiudono tutto ciò che riguarda il perfezionismo.
Un altro tratto comune a tutti i disturbi del comportamento alimentare è il perfezionismo. Il perfezionismo è uno tra i fattori di rischio e mantenimento di un DCA. Avere questo tratto prevede di basare la valutazione della propria persona sul raggiungimento di certi obiettivi che seguono standard troppo elevati. Questo non consente di sentirsi mai soddisfatti per i traguardi raggiunti poiché si sposta l’asticella sempre un po’ più in alto, non come ambizione ma come stile di valutazione verso se stessi.
La paura di non essere mai abbastanza e il non riuscire ad attraversare e vivere le proprie emozioni, perché troppo soverchianti e difficili da attraversare porta alle abbuffate o alla restrizione, la manifestazione di un disturbo del comportamento alimentare è diversa ma le molteplici cause sottostanti sono simili.
I disturbi alimentari sono molto più di quello che si racconta!
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